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Giocare ai giochi del Nintendo gratis con Firefox

Giocare ai giochi del Nintendo gratis con Firefox

Per giocare gratis ai giochi del Nintendo utilizzando il browser Firefox basta installare un semplice plugin che permette di emulare qualsiasi gioco senza scaricarlo.Il plugin infatti contiene un’enorme lista di giochi che si possono emulare con un semplice click.

Per installarlo basta andare sul sito ufficiale “firenes.com.ar” e cliccare su “Instalar FireNes” . E’ richiesto anche il plugin Java che potete installare sempre dallo stesso sito, qualora non lo aveste.

Una volta installato e riavviato Firefox, basta andare in Strumenti>>FireNes per far comparire una barra di lato con la lista dei giochi(potete vederla in foto).

Una volta scelto il gioco che preferite basterà cliccarci due volte per farlo partire.

I comandi sono:

Per muoversi le freccette
A=>Z
B=>X
START=>INVIO
SELECT=>Ctrl Destro

Finiti, il Nintendo aveva solo questi :)

Nella barra laterale sono presenti anche TopList(Lista dei più giocati in ordine alfabetico) e Favorites ovvero la lista che creeremo noi inserendo i nostri giochi preferiti.

Buon Divertimento!

Fonte articolo INFORMANIACI

WordPress non funziona dopo l’aggiornamento automatico

Dopo l'aggiornamento il sito non è visibile, ERRORE 500

Era successo con la versione 2.7, è successo con la 2.8, aggiornando WordPress alla verisone piu recente il sito internet restituisce l'errore:

The server encountered an internal error or misconfiguration and was unable to complete your request.

Error 500

Come al solito non mi faccio i fatti miei e sul dominio http://www.photogulp.it ho aggiornato WordPress rendendo Off-Line il sito! Ottimo lavoro.

Il problema non è cosi complicato da risolvere, si tratta infatti dei permessi nelle directory e nei file.

Il mio sito è "ospitato" nei server Aruba, quindi per ripristinare i permessi bisogna andare sul sito di Aruba e accedere al panello di amministrazione del vostro dominio, cliccare sul bottone "Services" e nella nuova finestra che si apre spostarsi nel tab "Strumenti e impostazioni", da li premere su "Riparazione Permissions".

Ora non rimane che aspettare il ripristino da parte di Aruba delle permissions, operazione questa, che può impiegarci anche dieci minuti, dipende dalla quantità e dimensione dei file presenti.

Una volta ripristinato il sito accedere al pannello di amministrazione di WordPress e aggiungere queste due righe nel file wp-config.php

define('FS_CHMOD_FILE',0755);
define('FS_CHMOD_DIR',0755);
Avevo qualche problema con i FEED RSS del mio sito photogulp.it con WordPress, in rete ho trovato una guida facile facile sul sito BigThink.

WordPress trick: come risolvere il problema del feed non valido


Qualche volta potrà capitarvi un problema piuttosto fastidioso con WordPress: improvvisamente il vostro feed RSS risulta non più valido ed il browser si rifiuta di visualizzarlo, segnalando un errore di interpretazione XML senza un apparente motivo.

Disperati, andate in cerca del problema, aggiornate la versione di WordPress e tutti i plugin attivi, ma niente, l’errore persiste. Aprite allora il feed RSS in visualizzazione codice e scoprite che c’è uno spazio all’inizio del file! Uno spazio, uno stupido spazio che invalida l’XML e rende illeggibile tutto il feed.

Qual’è la causa e come risolvere?

Nello specifico, l’errore è il seguente:

Errore interpretazione XML: la dichiarazione XML o testuale non è all'inizio di un'entità

Il problema è dato sicuramente da uno degli ultimi plugin che avete installato: evidentemente il plugin incriminato aggiunge uno spazio bianco all’inizio di ogni file del vostro sito, a causa di una qualche funzione che viene chiamata ad ogni caricamento.

Una prima soluzione può essere quella di disabilitare i plugin uno ad uno e controllare ogni volta se lo spazio è scomparso. Chiaramente, nel caso abbiate molti plugin, questa operazione può risultare lunga e noiosa.

Il modo migliore per risolvere è invece questo:

  • Aprite il file wp-includes/feed-rss2.php
  • Inserite prima di qualsiasi altra cosa (ma ovviamente dopo ), questo codice:
ob_clean();
  • Salvate il file e uploadatelo sul server.

Riaprite il vostro feed e, con vostra grande sorpresa, scoprirete che ora funziona senza problemi! Attenzione che se usate Feedburner, dovrete aspettare che il sistema aggiorni la cache, perchè avrà in memoria ancora la versione vecchia.

Vediamo di capire. Cosa fa quella funzione? Semplicemente cancella dal buffer tutto l’output testuale che è stato scritto finora. Quindi qualsiasi testo (o spazio bianco) che verrà stampato prima del feed sarà cancellato. In questo modo lo spazio aggiunto viene ignorato ed il feed RSS risulta valido.

Questo è tutto, spero che l’articolo vi abbia aiutato nel caso foste disperati. Se invece non vi è mai capitato, meglio aggiungere questa pagina ai preferiti…. chissà che non vi torni utile in futuro.



OpenOffice 3.1.0 installare in Ubuntu PDF

Scritto da Prof. Ing. Antonio Cantaro: amministratore
domenica 17 maggio 2009

OpenOffice 3.1.0 - Logo

Disponibile da alcuni giorni, per il download, la versione di "OpenOffice 3.1.0" (da non confondere con la 3.0.1), in italiano, anche per Linux-Ubuntu. Quindi ho aggiornato le videoguide ad "OpenOffice 3 per Ubuntu", per la parte relativa all'installazione della nuova versione. Le videoguide forniscono i dettagli su come disinstallare la precedente versione, installare la nuova e sulla creazione dell'icona dell'applicazione Quick Stater della suite.

Per quanti ancora non conoscessero OpenOffice.org, dico che si tratta di una suite completa per l'ufficio che ovviamente risulta indispensabile anche per la casa. Con questa suite, oltremodo, completa avremo tutto il necessario: video scrittura, foglio elettronico, presentazioni, grafica vettoriale, database, biglietti da visita, editore HTML, documento master, etichette, formulario XML, matematica, ecc.. In definitiva abbiamo a disposizione una validissima alternativa ad Office della Microsoft. Però, mentre Office costa un mucchio di soldi (da € 457 - standard, a € 778 - Ultimate - IVA esclusa), OpenOffice è completamente gratuito. OpenOffice include applicazioni simili ad Office ed addirittura qualcosa in più.

OpenOffice.org è, inoltre compatibile con i formati di Miscrosoft Office, ossia può leggere ed esportare nei formati di Microsoft. La nuova versione 3.1.0 di OpenOffice.org, prevede filtri per l’importazione di documenti realizzati con Office 2007, ancora più efficaci - Oltre al supporto dei formati .doc; .xls o .ppt che sono caratteristici di Microsoft Office. OpenOffice.org 3.0 è in grado di aprire e modificare anche i files creati con Microsoft Office 2007 e Microsoft Office 2008 per Mac OS X (.docx, .xlsx, .pptx, etc.).


Principali novità di OpenOffice 3.1.0

Le principali novità di OpenOffice 3.1 sono riportate nei seguenti due siti:

OpenOffice 3.1.0 - Novità - sito 1

OpenOffice 3.1.0 - Novità - sito 2


Scaricare OpenOffice 3.1.0

OpenOffice 3.1.0 stabile in italiano, per il momento non è presente nei repositories di Ubuntu 9.0.4 o versioni precedenti. Bisognerà, quindi, effettuare, autonomamente, il download ed installarla manualmente. Andare alla pagina:

Download OpenOffice.org 3.1.0 - Italiano - Ubuntu 32 bit

e scegliere la Versione Linux DEB, che possiamo scaricare nella scrivania di Ubuntu. Si tratta della versione Ufficiale di OpenOffice 3.1.0 italiana per architettura a 32 bit.

Per chi avesse Ubuntu con architettura a 64 bit, sempre in versione ufficiale, ecco il link per il download. La procedura da seguire è uguale a quella per la versione a 32 bit, ma il pacchetto da scaricare è diverso. Eccolo:

Download OpenOffice.org 3.1.0 - Italiano - Ubuntu 64 bit


Prime Operazioni necessarie

(Lingua - Repositories - Java in Ubuntu 9.04)

Queste prime operazioni sono necessarie per effettuare correttamente la procedura di aggiornamento del sistema e di installazione dell'ultima versione di OpenOffice. Se avete installato Ubuntu 9.04, risulta indispensabile, per il corretto funzionamento di OpenOffice ed altre applicazioni (anche web), installare i pacchetti relativi a Java (Java Runtime Environment - jre). Per prima cosa dobbiamo installare (se necessario, ovvero se abbiamo Ubuntu in inglese) la lingua italiana. Dopo, da Synaptic, dobbiamo abilitare i vari repositories (Restricted, Multiverse) ed aggiornare il sistema. Solo adesso, sempre in Synaptic, possiamo digitare, nella casella Ricerca veloce, la parola jre. Nella parte sottostante appariranno diversi pacchetti. Scegliere il pacchetto sun-java6-jre e marcarlo per l'installazione. Applicare e procedere fino alla fine del processo d'installazione. La seguente videoguida, mostra, come fare per installare (eventualmente) la lingua italiana, per attivare i vari repositories e per installare Java :

Video guida


Rimuovere la versione precedente di OpenOffice.org

Metodo - 1 - Prima dell'installazione della versione 3.1.0, dobbiamo rimuovere (disinstallare) la versione precedente che abbiamo (qualunque essa sia). In Ubuntu 9.04 è presente la versione OpenOffice 3.01 (da non confondere con la nuova versione OpenOffice 3.1). Il procedimento è valido anche per versioni precedenti di Ubuntu. Basta aprire Synaptic (Sistema / Amministrazione / Gestore pacchetti Synaptic) digitare, nella casella Ricerca veloce, la parola openoffice. Verranno elencati tutti i pacchetti contenenti la parola openoffice. Noi dobbiamo individuare tutti i pacchetti che contengono la detta parola openoffice ed hanno un quadratino verde a fianco (sinistra). Su ognuno faremo click col destro del mouse, scegliendo Marca per la rimozione. Dopo avere marcato (per la rimozione) tutti i pacchetti col quadratino verde, basta fare click su Applica (icona in alto a forma di spunta verde). Inizierà il processo di disinstallazione ed al completamento la vecchia versione di OpenOffice risulterà disinstallata. Ma non abbiamo finito, dobbiamo fare un'ultima cosa per evitare che lanciando Writer (videoscrittura) si possano avere dei crash del programma (eventualità rara). Bisogna cancellate la directory (cartella) .openoffice contenuta nella Cartella home (Risorse / Cartella home). Si tratta di una cartella invisibile e per renderla visibile, una volta all'interno dalla Cartella home, basta premere, contemporaneamente, i tasti Control+h. Nel caso utilizzate il Kit3 per Ubuntu Plus3 Remix ( oppure il Kit2 per Ubuntu Plus2 Remix ), non serve cancellare la cartella indicata. Nella seguente videoguida viene visualizzato il procedimento di disinstallazione delle versioni precedenti di OpenOffice:

Video guida

Metodo - 2 - Se volete usare il terminale l'operazione di rimozione è più veloce. Invece di seguire la videoguida, basta aprire il terminale ed incollare il comando:

sudo apt-get remove openoffice*.*

Ma riordate che bisogna sempre cancellate la directory (cartella) .openoffice contenuta nella Cartella home (come indicato sopra al "Medodo - 1 -").


Installare OpenOffice 3.1.0

1 - Scompattare il pacchetto. Avevamo scaricato il pacchetto di OpenOffice, versione Linux DEB, sulla scrivania. Scompattiamo il pacchetto, facendo doppio click su esso. Il pacchetto va scompattato nella nostra Cartella home (quella col nome del nostro computer che abbiamo assegnato all’installazione di Ubuntu 9.04 oppure col nome dell'utente che ha fatto il log-in in Ubuntu, trovate il nome nella parte in alto a destra della scrivania, vicino al pulsante di spegnimento).

2 - Installare OpenOffice. Dopo la scompattazione del pacchetto di OpenOffice 3.1, apriamo il terminale ed incolliamo il comando:

sudo dpkg -i OOO310_m11_native_packed-3_it.9399/DEBS/*.deb

Attenzione alla parte indicata in blu, questa denominazione potrebbe cambiare con le versioni successive, quindi veificare che il nome della cartella (colore blu nella riga di comando sopra) sia coincidente con quello della cartella che abbiamo scompattato nella nostra cartella home. Dopo avere copiato il soprariportato comando ed averlo incollato nel terminale, digitiamo, alla richiesta, la nostra password. Inizierà l'installazione di OpenOffice 3.1. Aspettiamo pazientemente e senza toccare nulla, fino a quando, nel terminale, non compaia nuovamente la riga di comando (quella col simbolo $). Dopo un pochino il processo avrà termine e l’installazione sarà avvenuta.

Per chi avesse Ubuntu con architettura a 64 bit, sempre in versione ufficiale, ecco il comando da dare:

sudo dpkg -i DEBS/*.deb

Per la cartella il cui nome è riportato in blu vale quanto detto sopra. Per le icoone il procedimento non cambia.

3 - Le icone di OpenOffice. Pur avendo installato OpenOffice 3.1, non troveremo le relative icone. Quindi, da Risorse, entriamo nella Cartella home. Vi troviamo la cartella OOO310_m11_native_packed-3_it.9399, la cui denominazione potrebbe cambiare con le versioni successive di OpenOffice. Apriamola con un doppio click del mouse e vi troviamo dentro a cartella DEBS, doppio click su essa e vi entreremo. Dentro, troviamo la cartella desktop-integration, doppio click ed al suo interno troviamo un unico file. Doppio click su esso file ed inizierà il processo di installazione delle icone. Ultimato il processo avremo le icone di OpenOffice 3.1 in Applicazioni / Ufficio.

Per le operazioni di disinstallazione della vecchia versione di OpenOffice, installazione della nova versione e creazione delle icone, trovate tutto il procedimento nella seguente videoguida:

Video guida


Icona di QuickStarter nel menù Ufficio

In Ubuntu non troviamo l’icona del QuickStarter che è un piccolo programma da cui si può accedere a tutte le applicazione della suite che, comunque, possono essere lanciate in maniera autonoma. Sempre dallo stesso si può accedere ai modelli dei vari documenti ed effettuare altre operazioni. Per avere anche l'icona del programma di lancio della suite, dobbiamo crearla dal menù Sistema / Preferenze / Menù princilale. Se non avete l'icona personalizzata, potete scaricarla da questo link: Icona di openOffice. L'intero procedimento, anche con l'inserimento di un'icona personalizzata è descritto nella successiva videoguida:

Video guida


FONTE ISTITUTO MAJORANA

REFERNDUM 2009 BRAVI ITALIANI

BRAVI ITALIANI

Avete fatto la scelta giusta, non andare a votare.

Non votando cosa abbiamo dimostrato? Di essere stanchi? Di non credere più nella politica? Ci siamo rassegnati? Non votare equivale a votare NO, quindi tutti VOI che non avete votato e parlo dell'oltre il 65% di Italiani, se almeno si sentono Italiani, che non ha votato, che preferisce astenersi e tenersi cosi la classe politica e il sistema.
Noi non contiamo nulla, niente, il cittadino ha pochissime possibilità di farsi sentire, i referendum sono una di queste.
Superare il quorum significava far vedere alla classe politica che ci siamo stufati di vedee sempre loro.

L'Italiano si conosce bene. Nessuno ha votato Berlusconi, eppure lui vince, tutti vogliono cambiare la classe politica ma nessuno vota, eppure chi senti senti è andato alle urne. Quando c'era la DC, nessuno votava DC, ci vergognamo? Si ci dobbiamo vergognare perchè la classe politica che ci rappresenta e governa è la classe politica che ci meritiamo. Il premier ha ragione in tutto e per tutto, fin'ora non ha sbagliato nulla, tanto a noi italiani interessa solo sapere se Berlusconi sta facendo un "festino" a villa Certosa, se poi i politici devastano l'Italia e i manager demoliscono le grandi aziende, non ci importa nulla.

Bravi ITALIANI, continuate a guardare il GRANDE FRATELLO e i vari show televisivi per ignorare la realtà, leggete solo i pettegolezzi dei sui politici e non interessatevi di cosa fanno, almeno ce lo mettono per bene e in silenzio, cosi non sentimao dolore, ci stiamo abituando al dolore.

La cosa peggiore non sono i POLITICI ma gli ITALIANI, i cittadini di una nazione che non è mai sata unita e non lo sarà mai, i fratelli d'Italia... Quali fratelli?

Quanti palermitani si sentono di dire "FRATELLO" a u mlianese, quanti romani sentono la fratellanza con i napoletani, triestini, veneti, piemontesi, lucani?

L'Italia è fatta di Italiani, e siamo un popolo invidiato da tutti per la nostra terra, le nostre menti, le nostre tradizioni, la nostra storia... Ma il nostro futuro?


GRAZIE A TUTTI PER NON AVER VOTATO,
NON FARE NIENTE VUOL DIRE ACCETTARE LA SITUAZIONE
PER QUELLO CHE E'
VUOL DIRE CHE VI STA BENE COSI


Domenico Tricarico


Vi posto l'articolo pubblicato sul TG COM cosi potete leggere per bene i numeri dei votanti, in particolare il fatto che dal 1995 non si raggiunge il quorum nei referendum


Referendum, quorum non raggiunto Maroni rilancia: "Cambierò le regole"


Fini: "Ovvio, quesiti troppo tecnici" Lega e Udc: bocciato il bipartitismo
TORINO
Niente quorum e record negativo di affluenza per i referendum. Al risultato della consultazione, che puntava ad abrogare alcune norme della legge elettorale, ha votato meno di un elettore su quattro e, come da previsioni, la soglia del 50% più uno, necessaria per rendere valido il referendum, non è stata raggiunta.

È stato toccato, invece, un picco negativo: non era mai successo, infatti, nella storia della Repubblica, che un referendum ottenesse un’affluenza così bassa. La Lega esulta. Roberto Maroni, ministro dell’Interno ed esponente leghista, ha già annunciato che proporrà una modifica sulla legge che regola le consultazioni referendarie «per evitare che uno strumento importante di democrazia diretta diventi inutile». Letto in controluce, però, il risultato complessivo riserva delle sorprese. E il primo dato che emerge è che i ballottaggi hanno svolto un effetto-traino sul referendum, al punto che in alcuni importanti centri chiamati al secondo turno delle amministrative il quorum, a livello locale, è stato raggiunto.

L’esito nazionale tuttavia non lascia dubbi. I primi due quesiti, che miravano a eliminare alla Camera e al Senato il premio di maggioranza attribuito alle coalizioni, hanno avuto entrambi una quota di votanti pari al 23,4%. Il terzo, che chiedeva di eliminare la possibilità di candidarsi in più circoscrizioni, è stato il più votato, totalizzando un 24,1%. Nel giugno 2003, per la consultazione sull’articolo 18 e sul reintegro dei lavoratori ingiustamente licenziati, che finora deteneva il record negativo dell’affluenza, aveva votato il 25,5% degli aventi diritto. Del resto è passata da un pezzo la stagione dei grandi referendum che divisero l’Italia su aborto, divorzio, nucleare, finanziamento ai partiti: è dal 1995 che non si raggiunge più il quorum. Nelle pieghe dei numeri, però, emergono anche altri segnali. In generale, dove si votava anche per i ballottaggi, i votanti per il referendum sono stati ben più numerosi, al punto che in molti casi si è raggiunto il quorum. Un dato non trascurabile, se lo si ricollega alle polemiche che si scatenarono attorno alle date in cui collocare il voto.

Alcuni casi appaiono in tal senso emblematici. Prendendo come riferimento il quesito referendario n. 3, il più "gettonato", a Firenze l’affluenza ha raggiunto il 51,7%, a Padova il 54,3%, a Bari il 55,2%. E a Bologna si è sfiorato il 60%. A Torino e Milano, dove si votava per il presidente della Provincia, non si è centrato il quorum, ma la quota di votanti per il referendum è stata comunque più consistente che altrove: 43,6% e 37,3%. A suo modo da record l’esito a Gualdo Tadino: nella cittadina in provincia di Perugia, dove si votava per il sindaco, i votanti al referendum hanno toccato il 64%. Effetto-traino da ballottaggio, quindi. Dove invece si andava alle urne solo per il referendum le percentuali d’affluenza sono state di gran lunga più basse: 18,9% a Roma, 18,6% a Genova, 17,8% a Trieste, 15,4% a Pescara, 11,6% a Napoli, 11,3% a Palermo. Un altro aspetto significativo riguarda lo scarto tra quanti hanno votato per i ballottaggi e quanti per il referendum nelle aree dove la Lega è più forte, e dove quindi l’input lanciato dal Carroccio di non esprimersi al referendum ha fatto più breccia.

Gioisce la Lega Nord. Per il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli, «questo referendum era stato concepito per cercare di distruggere la Lega e perciò possiamo dire che è stata una vittoria della Lega». Esulta anche il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, che cassa il «misero fallimento» del referendum e di bocciatura del «bipartitismo». Il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, parla di un esito «prevedibile» perchè «i cittadini non sempre comprendono in pieno i quesiti troppo tecnici». «Credo - prosegue il presidente della Camera - che rinunciare a partecipare sia sinonimo di una certa stanchezza nei confronti del dibattito politico, nei confronti del funzionamento della democrazia, e questo ci deve fare riflettere tutti». Anche Vannino Chiti (Pd) plaude al mancato raggiungimento del quorum definendolo «una buona notizia». L’esponente del Pd sottolinea la necessità ora di trovare una ampia intesa in Parlamento per la riforma della legge elettorale.

Chrome incontra Linux, Mac e le estensioni

Chrome incontra Linux, Mac e le estensioni

PI - News
lunedì 08 giugno 2009

Roma - Google è ormai vicina a cancellare quella che molti considerano una delle più importanti limitazioni di Chrome: il supporto alla sola piattaforma Windows. La scorsa settimana il team di sviluppo del giovane browser ha reso disponibili, sul development channel, versioni preliminari di Chrome per Linux e Mac OS X, promettendo il rilascio di versioni beta nel più breve tempo possibile.

Sebbene le versioni di Chrome disponibili sul development channel siano spesso usabili, Google avverte che quelle per Linux e Mac OS X sono ancora zeppe di bug e mancano di parti importanti, quali il supporto a Flash (dunque niente YouTube), la possibilità di modificare le impostazioni relative alla privacy e la funzione di stampa delle pagine web.

"A meno che tu non sia uno sviluppatore o non tragga grande piacere dal provare cose incomplete, imprevedibili e potenzialmente instabili, per favore, non scaricarle!", si legge nel succitato post di Chromium Blog in riferimento alle versioni di sviluppo di Chrome per Linux e Mac OS X.

Le attuali implementazioni non-Windows di Chrome, quindi, sono ancora da considerarsi pane per tester e sviluppatori. Il team di sviluppo di Google, tuttavia, ha già più volte dimostrato di saper procedere verso i nuovi traguardi ad ampie falcate: non sorprenderebbe, dunque, se le attuali anteprime per sviluppatori si trasformassero in beta già entro la fine dell'estate.

Chrome 3 e le estensioni
Google è al lavoro per colmare anche un'altra delle più grandi lacune del suo browser: l'assenza di estensioni à la Firefox. Il supporto sperimentale agli add-on è già presente da mesi nelle build di sviluppo di Chrome per Windows, ma ora lo si può testare in una forma più completa e matura nelle versioni 3.0.x del browser, rilasciate sul development channel la scorsa settimana.

Per attivare il motore delle estensioni occorre avviare Chrome dalla linea di comando come segue: "chrome.exe --enable-extensions" (questo può essere fatto anche cliccando col tasto destro sullo shortcut di Chrome, selezionando Proprietà e aggiungendo il parametro --enable-extensions al campo Destinazione). Per disinstallare un'estensione è sufficiente digitare la stringa chrome://extensions/ nella barra degli indirizzi e premere invio: comparirà un elenco di tutte le estensioni installate con vicino il relativo tasto uninstall.

Google ha pubblicato già da tempo un sintetico tutorial che mostra come sviluppare una semplice estensione per Chrome, ed ha rilasciato alcune estensioni di esempio qui. A queste se ne sono recentemente aggiunte altre, decisamente più sofisticate delle precedenti, elencate in questo post di Geektechnica: vale la pena citare Cleeki, che l'autore definisce "un'alternativa più potente agli Accelerator di Internet Explorer 8", e Adsweep, un filtro blocca-banner che fornisce alcune delle funzionalità base del celebre Adblock Plus per Firefox.

Come avvertono gli sviluppatori, il supporto alle estensioni si trova ancora nella fase iniziale dello sviluppo, pertanto errori e crash sono all'ordine del giorno.

Come molti dei componenti di Chrome, anche il sistema per gli add-on gira in un processo indipendente, con tutti i benefici che la tal cosa porta con sé in termini di stabilità (se un'estensione crasha, il browser rimane in piedi), di sicurezza (se il sistema delle estensioni viene compromesso, per un cracker sarà più difficile prendere il controllo dell'intero browser) e di ottimizzazione delle risorse (la memoria RAM può essere gestita in modo più dinamico ed efficiente).

Firefox 3.5, tempo di RC
I lavori fervono anche in casa Mozilla, dove gli sviluppatori stanno sistemando gli ultimi bug in previsione del rilascio, recentemente posticipato alla seconda metà di questa settimana, della release candidate di Firefox 3.5.

Lo scorso mese Mozilla aveva pianificato il debutto della RC di Firefox 3.5 per la prima settimana di giugno, ma alcuni problemi dell'ultima ora ne hanno fatto slittare il rilascio ai prossimi giorni. Gli sviluppatori confidano ancora nella possibilità di riuscire a completare il testing del browser entro la fine del mese. Lo scorso anno tra il rilascio della RC di Firefox 3.0 e quello della versione finale trascorsero circa due settimane: anche all'epoca il mese del debutto fu giugno.

Alessandro Del Rosso
Fonte Punto Informatico
LBiT soluzioni informatiche

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Solo lei

Solo lei ha quel che voglio

So di esser pronto ed è già da un pò che ci penso ma tutto quel che so è che so bene con lei ma non capisco cosa intende fare dove vorrà arrivare. Non mi ha mai visto prima ma ora al mondo ci siamo solo io e lei, la conosco da un minuto l'ho appena trovata e già l'ho perduta resta una sconosciuta, un mistero e chissà se è vero quel che i suoi occhi mi stanno dicendo di lei, io lo spero e sta volta è per davvero e tutto questo perchè se puoi io so... può lasciarsi andare e l'accompagnerò e domani ti giuro che me ne andrò può lasciarsi andare e l'accompagnerò e poi ti giuro che sparirò...
Solo lei ha quel che voglio e sono io ciò che sta cercando.
Questa notte potrei darle il mondo potrei darle tutto ciò che cerca ciò di cui ha bisogno quindi molla il tipo che è con te o mi perderai, potresti non rivedermi mai più non si sa mai, non sa cosa sta rischiando pensa che stia scherzando ma sono io ciò che sta cercando, no di sicuro l'uomo che è con lei perchè questa serata spero l'abbia solo accompagnata, mi servon due minuti ma ti assicuro che verrà e questa notte durerà un'eternità, e il mondo gira solo perchè ora c'è lei solo per il suo sguardo che mi fa prendere il volo, muoio, la conosco appena e già vivo per ogni suo respiro ti giuro non ti prendo in giro e mentre l'ammiro mi accorgo quanto sia stupenda e hai sbagliato se pensi che m'arrenda...
Solo lei ha quel che voglio e sono io ciò che sta cercando.
Il mio intuito mi ha spinto e solo ora capisco perchè come un druido ho il fluido che fa per lei non conta quanto sia durato ma che sia stato qualcosa per cui vale la pena d'aver vissuto e quindi lascio che la storia abbia il suo corso naturale ma ti prego fammi capire perchè sto male perchè so che domani io mi sveglierò e sarò ancor del suo profumo intriso dal suo sorriso ucciso ma io sarò con la mia donna e lei col suo uomo visto che ho scoperto che è l'unica lei è la sola....
Solo lei ha quel che voglio e sono io ciò che sta cercando.

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