Caro amico non ti scrivo, non ti cerco e non ti chiamo mai, batti un colpo se ci sei e se stai ascoltandomi, strappami da questo mio torpore atarassico, mi son perso dentro un parco che è giurassico e non trovo vie d'uscita : vieni a prendermi o precipito, scivolo come Maximillian verso il buco nero del fastidio : nel tedio per me non c'è rimedio e me ne accorgo perché sono sotto assedio mentre tu mi fai l'embargo. Critico, m'arrampico su cattedre che non mi spettano e mi accorgo solo dopo un attimo che esagero : ma come al solito il danno fatto è irreparabile, la storia è irreversibile, la mia memoria è labile e lavabile.. Abito quest'ombra con contratto ad equo-canone pagando la pigione all'abitudine e prendendo l'eccezione come regola di vita : sto di casa a pianterreno e gioco a fare lo stilita.. Vago, divago, come il dr. Zivago io mi sbraccio e non mi vedi, cerco mani e spesso trovo piedi, cerco fumi e trovo lumi che mi bruciano, ed io so bene che le cicatrici restano. Carta, penna e poco più per stare a galla, nella testa il mio pensiero è come un ragno in una bolla : seduto in riva al fiume aspetta di veder passare il mio cadavere.. pazientemente...
Testo di Frankie Hi-NRG MC
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